È stato nominato ufficialmente da Giovanni Malagò “primo atleta italiano a correre una maratona con un cancro in atto”. Leo: “Per me è stato un giorno memorabile”
“Per me è stato un giorno memorabile, avevo le endorfine a mille. È stato il più bello della mia vita, ho vissuto un’emozione unica. Correre per Roma è come attraversare un museo a cielo aperto. Ho provato in contemporanea vari sentimenti come emozione, orgoglio ed onore che non riesco a quantificare”. Sono state queste le parole espresse da Leonardo Cenci al termine della sua performance alla 22esima edizione della “Acea Maratona di Roma”, la 42 km disputata questa mattina nella capitale.
Al via quasi 16.764 runners provenienti da 115 nazioni dei cinque continenti, insieme alle decine di migliaia di cittadini e turisti che hanno preso parte alla “Roma Fun Run” di 4 km. Leo ha corso solo i primi 12 km in compagnia di Giovanni Malagò, partendo dalla seconda fascia, dopo i top runners. Il numero uno del Coni prima del via ha dichiarato ufficialmente che Leonardo sarà il “primo italiano della storia a correre una maratona con un cancro in atto”.
Lo farà in occasione della “Maratona di New York”, in programma il prossimo 6 novembre. Per Leo non è una scelta casuale. Nel 2012 quando gli fu diagnosticato il cancro si stata preparando proprio per la Maratona di New York, annullata a causa dell’uragano Sandy. Un evento che il presidente di Avanti Tutta ha da sempre considerato come un segno del destino. Ed ora, a quattro anni di distanza, il 43enne perugino vuole ripartire proprio da New York per dimostrare che anche un malato di cancro inoperabile può vivere una vita normale. In questi mesi, proprio grazie al sostegno del Coni, Leo sarà seguito da tecnici specializzati per la preparazione.
Prima della partenza, Leo ha avuto modo di conoscere molte persone tra cui il grande Alex Zanardi. “Aveva sentito parlare di me – racconta soddisfatto – proprio grazie a Malagò. Lui mi ha fatto i complimenti per il mio coraggio ed io, che lo stimo moltissimo, ho fatto la stessa cosa. Non so se avrei saputo reagire come lui nella sua situazione. Paradossalmente lui mi ha detto la stessa cosa”.