Il giovane, simbolo della lotta al cancro, annuncia nuove imprese
IDEE CHIARE e fiducia nel futuro. Nella «lista delle cose da fare» nel 2016, il perugino Leonardo Cenci ha inserito perfino la maratona di Roma del 10 aprile. Una corsa speciale, collegata al iubileo straordinario della Misericordia, che il patron di «Avanti Tutta», l’associazione impegnata in numerose iniziative di solidarietà a favore dei malati oncologici, affronterà per i primi dieci chilometri al ianco del presidente del Coni, Giovanni Malagò. «Non bisogna mai fermarsi», sottolinea Cenci, che dal 2012 lotta con grinta e determinazione contro il cancro. Lui, che a settembre ha corso i ventuno hilometri della mezza maratona di Foligno, si prepara a replicare il successo e a raggiungere il nuovo e importante traguardo.
Cenci, che anno è stato il 2015 per lei?
«Il mio bilancio è senz’altro positivo. Ho ricevuto ancora una volta il dono di esserci, e mi sembra quasi un miracolo. I momenti difficili non sono mancati, naturalmente, ma ho provato tante belle mozioni. E’ indescrivibile l’affetto che le persone mi hanno dimostrato in questi mesi, mi vogliono bene e per molti sono diventato addirittura un simbolo».
Con il segno più anche il bilancio della sua associazione…
«Verissimo. Negli ultimi dodici mesi ‘Avanti Tutta’ ha donato più di 120mila euro. Soldi che hanno permesso di finanziare borse di studio per due ricercatrici, acquistare attrezzature mediche e ealizzare lavori all’interno di Oncologia. Come la posa in opera della carta da parati nelle stanze e nei corridoi del reparto, che abbiamo messo su per migliorare la qualità della vita dei pazienti».
Progetti in cantiere per il nuovo anno?
«Il primo sarà la sostituzione del sistema di illuminazione del reparto, passando dalle tristi luci a neon a quelle a led. Sono più calde ed efficienti e contribuiscono a creare un ambiente più ccogliente per i pazienti oncologici».
A loro dedica un augurio speciale?
«A chi si trova ad affrontare una malattia voglio ricordare che la vita è bella, sempre e comunque. Non è facile ma con un atteggiamento positivo, di attaccamento e amore per la vita, con la forza e la determinazione, si possono sopportare anche i dolori e i fastidi della malattia».
E ai perugini che pensiero rivolge per il 2016?
«A loro consiglio di fare attività fisica. Il movimento aiuta a star bene, basta poco. Se andate in centro storico, ad esempio, scegliete di camminare e combattete la pigrizia. Non serve a niente farsi rendere dalla frenesia. Bisogna guardare la vita con una prospettiva diversa, dedita all’ascolto e alla gratitudine».
Cosa resterà di questo 2015?
«I progressi fatti in campo medico e i defibrillatori posizionati dal Comune di Perugia in tanti punti della città. Mancano ancora quelli del percorso verde ma sono certo che saranno sistemati quanto rima».
Insomma, un messaggio di speranza per tutti i perugini.
Chiara Santilli